sabato 16 aprile 2011

Rapsodia di Scrittrice.


Si toglie gli occhiali.

Li guarda in controluce; li spolvera.

Li infila di nuovo, tossisce.

Poggia le mani sulla tastiera a mo' di pianista.

Le luccicano gli occhi.

Scrive.



Erano mesi che le sue dita non pestavano sui tasti, eppure fu come se non avesse mai smesso.

Le parole fluivano veloci, i pensieri si incantevano l'uno con l'altro, sciogliendosi e riallacciandosi in frasi, discorsi, poesie.

I personaggi le sussurrano all'orecchio ciò che deve scrivere e lei, semplicemente, obbedisce.

Mette per iscritto la vita di creature che ha partorito lei, la sua mente, la sua fantasia.

Ed è bellissimo.